RELAZIONI PROFESSIONALI
Roma, 03 luglio 2014
Ai Dirigenti dei livelli Regionali e Provinciali
Agli associati
Riforma PA, ecco la principali novità del DL per il settore salute !
Il decreto legge per "la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l'efficienza degli uffici giudiziari", che contiene le nuove regole decise dall’esecutivo il 13 giugno scorso ed oggetto di una precedente circolare del Nursing Up, scritta proprio a ridosso dell’avvenuta pubblicazione, contiene numerose novità in campo sanitario , tra queste indichiamo quelle di particolare interesse:
Le regioni sottoposte a piani di rientro, quelle ove operano i dipendenti che più di ogni altro pagano lo scotto di politiche devastanti fatte dai precedenti governi locali, per il 2014 e 2015 possono procedere ad assunzioni di personale a tempo indeterminato nel limite di un contingente complessivamente corrispondente ad una spesa pari al 60% di quella relativa al personale di ruolo cessato nell'anno precedente.
Anche gli Enti di ricerca, la cui spesa per il personale di ruolo non deve
essere superiore all’ 80% delle entrate correnti complessive, potranno decidere
per gli anni 2014-2015, di assumere personale con rapporto di lavoro a tempo
indeterminato . Tutto ciò purchè venga rispettato “un limite di spesa “, pari al
50% di quella relativa al personale di ruolo cessato nell'anno precedente. La possibilitÃ
di assumere viene prevista con il limite del 60% nell'anno 2016, dell'80%
nell'anno 2017 e del 100% a decorrere dall'anno 2018.
Con il Dl è stata anche ridotta di un anno la durata delle scuole di specializzazione
medica a decorrere dall'anno accademico 2014-2015 ed è stato autorizzato un incremento di 6 milioni per il 2014, di 40
milioni per il 2015 e di 1,8 milioni per il 2016, che farà salire da 3300 a
5000 i posti in tali scuole .
Altra importante novità attiene alle
prescrizioni mediche , infatti per il trattamento delle malattie croniche
il medico può prescrivere medicinali fino a un massimo di 6 pezzi per ricetta,
purchè già utilizzati dal paziente da almeno 6 mesi. In tal caso è stato
introdotto un limite alla durata della prescrizione , che non può comunque
superare i 180 giorni di terapia.
Infine, ma non certo per importanza, un cenno lo meritano senza dubbio le norme sulla mobilità dei pubblici dipendenti . Tali norme tuttavia, per l'interesse che rivestono soprattutto in ambito sanitario, saranno oggetto di successivi approfondimenti .
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