UN PASSO AVANTI PER LA SANITA' ITALIANA E PER L'INFERMIERISTICA : APRE A ROMA UN IMPORTANTE REPARTO DI DEGENZA A GESTIONE INTEGRATA

UN PASSO AVANTI PER LA SANITA' ITALIANA E PER L'INFERMIERISTICA : APRE A ROMA UN IMPORTANTE REPARTO DI DEGENZA A GESTIONE INTEGRATA
Roma, 22/07/2014


Associazione Nazionale SINDACATO Professionisti Sanitari della Funzione Infermieristica
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  UN PASSO IN AVANTI PER LA SANITA’ ITALIANA E PER L'INFERMIERISTICA : APRE A ROMA UN IMPORTANTE  REPARTO DI DEGENZA A GESTIONE INTEGRATA.



Il 07/07/2014 e’ stato un giorno importante , sia per la sanità che per l'infermieristica in quanto ha aperto, a Roma, all’interno dell’ ospedale Regina Margherita, il primo reparto di Degenza a Gestione Integrata.


Si tratta di un reparto dedicato alla cura dei pazienti in fase di post-acuzie non stabilizzati e quindi mira ad assistere chi ha bisogno di osservazione clinica ed, eventualmente, di interventi di riabilitazione estensiva o riattivazione motoria e dove il ruolo degli infermieri , come già accade in altre selezionate m a importanti esperienze analoghe,  sara’  centrale e cruciale.

Saranno seguiti sia quei  pazienti che presentano la compromissione di una o più funzioni e che sono caratterizzati da un’autosufficienza psico-fisica ridotta e sia quei  pazienti affetti da patologia cronica e/o con multimorbilità (questi ultimi hanno bisogno di assistenza in ambiente protetto perché si trovano a dover affrontare  una riacutizzazione lieve o media della loro patologia di base).

La novità sta nel fatto che  un ricovero in questo nuovo reparto costerà per ogni paziente 1.000 euro in meno, al giorno, rispetto a un ricovero tradizionale e cio’ significa che una volta che sarà a  a regime, ossia quando gli attuali 8  posti diventeranno 20, la Regione Lazio risparmierà 20.000 euro al giorno. Attraverso queste minori uscite sarà possibile innovare e migliorare i servizi sanitari.

Il reparto si basa sul presupposti di fornire tanti servizi e di elevata qualità e cio’  attraverso il  coordinamento degli infermieri ivi impiegati con l’obbiettivo di implementare le  cure per la riabilitazione anche attraverso la presenza del fisioterapista che varierà in base ai bisogni dei pazienti.

Si svolgeranno poi  altri servizi e attività: da quella alberghiera e farmaceutica al trasporto sanitario oltre ad  un’attività informatica innovativa, con un’unica piattaforma condivisa che consentirà a tutto il personale coinvolto di conoscere il percorso diagnostico-terapeutico di ogni paziente. In questo modo viene garantita anche la continuità assistenziale: a questa piattaforma potranno accedere anche i medici di medicina generale.

Vediamo cosa dovrebbe accadere nella pratica. I pazienti che rientrano tra le tipologie sopra indicate possono essere inviati al reparto dal medico specialista, dai medici di medicina generale e dai Centri di assistenza domiciliare operanti nei Distretti della ASL RMA. Il team, dopo aver preso accordi telefonici con il coordinatore infermieristico del reparto a gestione integrata, disporrà l’invio del paziente presso il reparto stesso, tramite trasporti secondari.
Avra’ la precedenza chi rispetta una scala di priorita’ che si basa sulla territorialità dei pazienti all’interno della ASL RMA, sulle priorità cliniche per accedere al trattamento, sull’ordine cronologico della valutazione dei singoli casi, sulla gravità sociale.

Dovrebbe essere proprio il coordinatore infermieristico ad accettare formalmente il paziente, dopo aver verificato la disponibilità dei posti, il carico assistenziale e la correttezza dei criteri di invio.

La permanenza nel reparto dipenderà esclusivamente dallo svolgimento del progetto di assistenza e cura previsto al momento dell’accettazione, che sarà monitorato costantemente durante tutto il periodo del ricovero. La dimissione avviene di norma entro 30 giorni e sarà concordata dal medico specialista dedicato di concerto con tutti gli attori del processo.

Con questo progetto si sono dunque: risparmiate risorse economiche, migliorata l’assistenza e,  per finire, utilizzate a pieno le competenze del personale infermieristico.

 

Il Nursing Up augura buon lavoro al nuovo reparto ed auspica che a questo primo esempio ne seguano tanti altri simili.

 

 

NURSING UP

 

IL SINDACATO DEGLI INFERIMIERI ITALIANI