Roma, 22 giugno 2015
Ai Dirigenti dei livelli Regionali e
Provinciali
E, per loro tramite agli associati
Il Parlamento impegna il Governo: dare impulso alla
professionalità ed alla competenza del personale del Servizio sanitario
nazionale.
Sono state approvate a Montecitorio una serie di mozioni di quasi tutti i
partiti , con le quali il Governo viene impegnato in tematiche che riguardano
la gestione del personale a livello regionale.
Le mozioni approvate spaziano,
dalla garanzia dei Lea alla riduzione
dei vincoli che limitano il turn over , alla rideterminazione dei fabbisogni
regionali, finalmente al
monitoraggio dei reali effetti che comportano i tagli di spesa sugli organici e
sulla loro efficienza, alla possibilità di sblocco delle assunzioni anche
nelle Regioni in deficit che abbiano messo in campo procedure di rientro
virtuose ed efficaci, ma riguardano anche tematiche relative alla formazione
etc etc.
Intervenendo proprio sulle mozioni presentate, il sottosegretario al Ministero della Salute
Vito De Filippo, ha preannunciato il parere favorevole dell’esecutivo su gran parte delle
mozioni presentate, che si riportano a seguire in via ufficiosa.
Seguono le mozioni con richiesta
di impegno al Governo approvate.
Mozione 1-00900
«Calabrò, Binetti, Dorina
Bianchi».
impegna il Governo:
ad adottare, in tempi rapidi, una metodologia, mediante accordo
in sede di Conferenza Stato-regioni, che consenta di determinare il fabbisogno
di personale sanitario a livello nazionale e regionale in modo univoco, in
quanto determinato in base a uniformi e definiti parametri e criteri di
valutazione, nonché a garantire un'attività di monitoraggio, a livello
centrale, per la sopraddetta iniziativa;
a valutare, ferma restando la competenza regionale in materia,
ogni iniziativa di competenza, anche di concerto con la Conferenza delle
regioni e delle province autonome, affinché siano individuate misure volte a
realizzare la mobilità interregionale del personale sanitario.
Mozione 1-00905
«Palese, Fucci».
impegna il Governo:
ad assumere ogni iniziativa di competenza, e nel rispetto delle
prerogative attribuite alle regioni in materia sanitaria dalla normativa
vigente, atta a porre in essere gli opportuni controlli per fornire un quadro
aggiornato, riferito all'intero territorio nazionale, delle conseguenze
derivanti dalle operazioni di contenimento della spesa sul piano del rispetto
dei livelli essenziali di assistenza;
a procedere ad un monitoraggio degli effetti degli interventi
di razionalizzazione e contenimento della spesa per rimuovere tutti gli ostacoli
volti ad impedire un'adeguata gestione del personale degli enti e delle aziende
del Servizio sanitario nazionale, anche mediante l'istituzione di opportuni
tavoli di confronto con le categorie interessate al fine di superare, ove ce ne
sia la possibilità , il blocco del turnover del personale e favorire l'adeguata
allocazione delle professionalità presenti in campo medico ed
infermieristico.
Mozione 1-00767
«Grillo, Baroni, Di Vita,
Silvia Giordano, Lorefice, Mantero, Cecconi, Dall'Osso, Tripiedi, Ciprini».
impegna il Governo:
ad istituire, in sede di Conferenza Stato-regioni, un tavolo di
confronto al fine di individuare le modalità di rivisitazione, nel rispetto
della programmazione come stabilito dalle normative vigenti, delle norme di
gestione del personale degli enti e delle aziende del Servizio sanitario
nazionale, facendo sì che i risultati del tavolo di lavoro sopra indicato siano
presentati entro e non oltre il 30 aprile 2015, data di scadenza per la
presentazione dei costi e dei fabbisogni standard (comma 601 dell'articolo 1
della legge 23 dicembre 2014, n. 190);
al fine di assicurare il mantenimento dei livelli essenziali di
assistenza, ad assumere iniziative per una deroga al blocco del turnover del
personale del Servizio sanitario nazionale, applicandola anche alle regioni
sottoposte ai piani di rientro;
ad assumere le iniziative di competenza, anche di concerto con
la Conferenza delle regioni e delle province autonome, al fine di semplificare
ed attuare le procedure di mobilità interregionale del personale sanitario in
relazione alle piante organiche e alla garanzia di assicurare i livelli
essenziali delle prestazioni in maniera uniforme su tutto il territorio
nazionale.
Mozione 1-00908
«Rondini, Fedriga, Allasia,
Attaguile, Borghesi, Bossi, Busin, Caparini, Giancarlo Giorgetti, Grimoldi,
Guidesi,Invernizzi, Marcolin, Molteni, Gianluca Pini, Saltamartini, Simonetti».
impegna il Governo:
ad assumere iniziative per prevedere controlli stringenti sulle
assunzioni di personale per quelle regioni in cui è previsto un piano di
rientro per quanto riguarda le spese sanitarie, tenuto conto che il costo del
personale è la voce più rilevante nei bilanci;
ad assumere iniziative per la rimozione del blocco del turnover
per quelle regioni i cui bilanci in materia sanitaria raggiungono obiettivi di
sostenibilità e di efficienza, invece di penalizzarle con costanti tagli
finalizzati al ripiano dei deficit dei bilanci di regioni che per gestioni poco
oculate rischiano il dissesto finanziario;
a valutare la necessità di assumere iniziative per rafforzare
l'autonomia regionale in merito alle assunzioni del personale, salvaguardando
gli equilibri di bilancio ed assumendo iniziative per rivedere le norme che
uniformano le sanità regionali, di fatto penalizzando le regioni
virtuose.
Mozione 1-00899
«Miotto, Lenzi, Gelli, Grassi,
Albini, Amato, Argentin, Carnevali, Capone, D'Incecco, Murer, Sbrollini,
Luciano Agostini,Albanella, Antezza, Beni, Borghi, Carloni, Carrozza, Fabbri,
Fanucci, Fontanelli, Fossati, Fragomeli, Giacobbe, Iacono, Incerti,Marchetti,
Marchi, Montroni, Rampi, Mariano, Patriarca, Lodolini, Casellato, Cominelli,
Valeria Valente, Mognato, Preziosi».
impegna il Governo:
a predisporre una revisione complessiva dei vincoli imposti per
la gestione del personale del Servizio sanitario nazionale con provvedimenti
volti a favorire il ricambio generazionale;
ad assumere iniziative per preservare la dotazione di personale
attraverso assunzioni a tempo indeterminato nei servizi strategici come i
servizi d'emergenza-urgenza, terapia intensiva e subintensiva, centri
trapianti, assistenza domiciliare;
ad assumere iniziative per limitare il blocco del turnover e,
più in generale, per evitare l'adozione di vincoli che producono effetti
perversi, perché riducono il personale dipendente ma aumentano il ricorso a
personale precario e/o a servizi esterni molto spesso più costosi a parità di
attività ;
a rimuovere, per quanto di competenza, gli ostacoli che di
fatto, oggi, impediscono la mobilità a livello regionale;
a valutare la necessità di assumere iniziative di competenza
per introdurre una distinta area negoziale della dirigenza sanitaria del
Servizio sanitario nazionale ai fini della stipula dei relativi accordi
nazionali di lavoro, in aggiunta a quelle già attualmente previste, visto che
la dirigenza medica veterinaria e sanitaria costituisce oltre l'80 per cento di
tutta la dirigenza pubblica contrattualizzata.
Mozione 1-00907
«Vargiu, Monchiero, Matarrese,
Capua, Antimo Cesaro, Quintarelli, Bombassei, Vezzali, Oliaro, Rabino,
Sottanelli,D'Agostino, Molea, Catania, Pinna, Galgano, Librandi, Dambruoso,
Mazziotti Di Celso, Vitelli».
impegna il Governo:
a prevedere un'attenuazione dei vincoli per le assunzioni per
quelle regioni che, pur avendo avviato concreti percorsi di rientro,
manifestino pesanti criticità nell'erogazione delle prestazioni a causa del
blocco del turnover, cosa che appare preferibile alle esternalizzazioni nelle
attività sanitarie core ed evita il rischio del mancato trasferimento di know
how tipico del personale in convenzione;
a promuovere, nell'ambito delle proprie competenze, una
maggiore autonomia delle aziende sanitarie locali, attivando nei loro confronti
una virtuosa logica premiale che consenta alle aziende che si sono distinte per
best practice di far valere a cascata lo stesso meccanismo nelle strutture
organizzative interne, al fine di migliorare l'equilibrio tra costi e
produzione e la complessiva qualità delle prestazioni erogate al
paziente;
a fornire elementi sull'attuale situazione delle dotazioni
organiche del personale sanitario del Servizio sanitario nazionale, con
specifico focus sulle dinamiche previste per il turnover della dirigenza medica
di cui è imminente il picco dei pensionamenti e con speciale attenzione alle
iniziative che si intendono intraprendere per garantire la disponibilità delle
figure professionali meno presenti sul mercato nelle aree più marginali del
Paese;
a predisporre un programma del turnover del personale sanitario
specializzato in tutte le regioni italiane, con particolare riferimento a
quelle sottoposte a più stringente contingentamento delle assunzioni per
effetto dei vincoli normativi ed economici dei piani di rientro, con
l'obiettivo di superare la precarietà delle posizioni con contratto a tempo determinato
che rendono difficoltosa la piena formazione delle nuove risorse professionali
e il trasferimento e il consolidamento delle conoscenze e della competenza,
indispensabili per la garanzia della miglior qualità dell'assistenza
sanitaria;
ad adottare efficaci misure in tema di formazione del personale
sanitario, con particolare riferimento alle borse di studio ed ai contratti di
formazione specialistica, da un lato, e alla distribuzione territoriale delle
specialità mediche e chirurgiche, dall'altro, quale presupposto essenziale per
il mantenimento dell'erogazione dei livelli essenziali di assistenza;
ad accelerare la piena applicazione del Patto per la salute e a
presentare alle Camere in tempi rapidissimi il disegno di legge delega previsto
dall'articolo 22 del Patto in cui promuovere i principi della valutazione del
personale medico e della valorizzazione dell'aggiornamento e della formazione
professionale continua, anche alla luce delle nuove competenze richieste dalla
crescente digitalizzazione dei processi informativi-organizzativi (e-health),
essenziale ai fini dell'efficientamento del sistema sanitario e dunque del
mantenimento, a costi compatibili, dei livelli essenziali di assistenza.
Nursing Up
Il Sindacato degli Infermieri Italiani