Siamo stati informati che nella manovra finanziaria in discussione in parlamento è stato inserito, al comma 283 bis, un emendamento voluto dal M5S che modifica la legge 42/99 e che prevede una deroga per l'iscrizione agli ordini da parte di quelli che, pur non possedendo i titoli necessari, abbiano lavorato, nell'arco di 10 anni, almeno per 36 mesi.
La norma è peraltro di difficile comprensione , qualcuno parla già di una specie di sanatoria
Riportiamo a seguire uno stralcio della disposizione di fonte dei mass media.
Per Nursing Up nessuno si può improvvisare professionista sanitario senza possederne conoscenze, competenze e capacità comprovate da un idoneo percorso di studi e dal riconoscimento da parte delle istituzioni formative a ciò abilitate. Sarebbe una totale assurdità che andrebbe a costituire un precedente pericoloso. Sono queste le parole del nostro Presidente Antonio De Palma, che ha commentato immediatamente l'emendamento in manovra finanziaria approvata al Senato che prevede, con il comma 283 bis, una modifica alla legge 42/99, concedendo una deroga per l'iscrizione agli albi professionali (dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche di della riabilitazione e della prevenzione) a chi non è in possesso dei titoli abilitanti, basta che abbia lavorato almeno tre anni negli ultimi dieci anni.
Nursing Up non riesce a comprendere il senso di questa norma che ritiene assurda e che, in qualche modo, rischia di regolarizzare forme di abusivismo professionale, quindi bisogna contestarla sia nella sostanza, sia nella forma , peraltro a noi pare che possano ravvisarsi anche profili di illegittimità costituzionale. Si tratta di un comma scritto male in quanto sembra lasciare intendere che chiunque avesse svolto delle attività professionali senza possederne i requisiti, quindi illegittimamente, ad esempio in regime autonomo e per di più esercitandole in un ambito sanitario (contesto per il quale è richiesta una laurea), potrebbe arrogarsi il diritto di pretendere l'iscrizione a un elenco speciale istituito presso gli ordini dei tecnici sanitari.
Da quanto è dato di comprendere , è solo in ragione della sopra citata specifica che immaginiamo che mai alcuno possa pensare di poter applicare tale norma agli infermieri, sebbene leggendola dall'inizio si potrebbe pensare, come peraltro alcuni media hanno già fatto, che siano coinvolte tutte le categorie di professionisti sanitari".
In ogni caso, Nursing Up contesta toto questo passaggio legislativo, come il nostro Presidente ha già dichiarato alla stampa, perché è stato fatto in sordina e senza avere ascoltato chi rappresenta i professionisti.
Per noi si tratta di un colpo di coda messo in atto per favorire una certa platea che evidentemente ha la forza di far muovere un'intera parte politica.
Ci chiediamo in nome di chi o di cosa una norma nefasta come questa possa essere stata approvata, in nome della mancanza di competenza professionale tout court a discapito della tutela della salute dei cittadini?.
Ma il vero problema sta nel fatto che il provvedimento contestato fa parte di un insieme di norme cosiddette “blindate”, che quindi dovrebbe passare il vaglio dell’altro ramo del parlamento nella propria versione integrale.
E’ evidente che , senza modifiche, il comma contestato sarà presto legge e quando questo dovesse accadere noi saremo sul fronte di quelli che daranno battaglia per la sua cancellazione
Nursing Up – Il Sindacato degli Infermieri Italiani