SINDACATO DEGLI INFERMIERI ITALIANI
Roma, 16 novembre 2023
NURSING UP PROCLAMA LO SCIOPERO DI INFERMIERI, OSTETRICHE E PROFESSIONI SANITARIE PER IL PROSSIMO 5 DICEMBRE!
INFERMIERI E MEDICI FIANCO A FIANCO NELLA BATTAGLIA PER LA TUTELA DELLA SALUTE DELLA COLLETTIVITÀ E PER RIDARE DIGNITÀ ALLE PROFESSIONI SANITARIE.
Firmato sodalizio tra il NURSING UP e i sindacati dei medici ANAOO ASSOMED E CISMO-FESMED .
Dopo il recente incontro con il Ministro della Salute e le insoddisfacenti proposte che ci sono state fatte, Nursing Up ha scelto di acuire la lotta.
Accanto alle mobilitazioni che hanno già preso il via da Nord a Sud, e che hanno lo scopo di far leva sulla politica per mettere in atto l’atteso cambiamento, è giunto il tempo di utilizzare l’arma dello sciopero, un ulteriore concreto strumento di protesta che, in sinergia con le mobilitazioni e le piazze regionali, servirà a denunciare il malcontento e dimostrare, una volta per tutte, che i professionisti dell’assistenza non sono più disposti ad ingoiare bocconi amari.
Nursing Up ha proclamato ufficialmente uno sciopero di 24 ore per il 5 dicembre 2023.
Per i servizi organizzati in turni, l’astensione sarà da inizio primo turno a fine dell’ultimo turno del giorno 05 dicembre 2023
Migliaia di infermieri, ostetriche e altri professionisti dell’area non medica incroceranno le braccia, garantendo, per legge, naturalmente, i servizi minimi essenziali.
Per la prima volta nella storia recente, però, ed è davvero un fatto storico, gli infermieri e le ostetriche del Nursing Up, nel proclamare il proprio sciopero, scenderanno in campo insieme ai sindacati dei medici di Anaoo Assomed e Cimo-Fesmed.
Ebbene sì, infermieri e medici saranno fianco a fianco in una giornata di sciopero che si annuncia epocale e che simboleggia, come non mai, la battaglia congiunta per la tutela della salute della collettività, finalizzata alla ricostruzione di un sistema sanitario che, così com’è, non è assolutamente più a misura di cittadino e nemmeno di professionista!
Da anni Nursing Up porta avanti l’idea che debba esistere, tra le tutte le professioni sanitarie, un ritrovato equilibrio, una solida unità di intenti, ognuno nel rispetto della propria professionalità, con un unico grande obiettivo comune: il rilancio del nostro sistema sanitario , la valorizzazione dei suoi professionisti e la qualità della tutela della salute della collettività.
Mettere al servizio dei cittadini le proprie solide competenze, seppur differenti, come parte di un unico straordinario mosaico, collaborando al rilancio del SSN, rappresenta per tutti noi, da sempre, una priorità, anche se è evidente che troppo spesso non veniamo messi nella condizione di poterlo fare. E’ il momento di denunciare tutto questo, è il momento del cambiamento. E questo sciopero è lo strumento per dire alle istituzioni che si deve voltare pagina!
Non può essere un caso che in un momento storico come questo , gli infermieri , le ostetriche e i professionisti sanitari ex legge 43/2006 che fanno capo al sindacato Nursing Up, e i medici che fanno capo ai sindacati Anaoo Assomed e Cimo Fesmed, abbiano avuto la lungimiranza di unire le forze, mettendo da parte qualsiasi forma di personalismo, e abbiano deciso di “scendere simbolicamente in campo” fianco a fianco, per una giornata di sciopero che incarna il senso profondo della battaglia comune per la salute dei malati, dei soggetti fragili, degli anziani, dei bambini, dei cittadini tutti.
Perché le istituzioni capiscano, una volta per tutte che, attraverso questo sciopero, vogliamo tutti denunciare il malcontento e i disagi, vogliamo raccontare ai media e alla gente che non si può prescindere dalla valorizzazione delle professioni sanitarie, a cui ridare dignità, per rilanciare un sistema sanitario nuovo di zecca, degno di un Paese civile.
Eccolo allora il protocollo di intenti firmato tra i sindacati, che vedrà “combattere fianco a fianco” medici e infermieri attraverso l’organizzazione di uno sciopero nel quale incrociare le braccia, fermarsi, significa raccontare alla collettività che i professionisti sanitari sono a un punto di non ritorno e che invertire la rotta attraverso una attesa valorizzazione economico-contrattuale, vuol dire, da parte delle istituzioni, dimostrare di avere finalmente a cuore la salute dei cittadini.
Da molti anni e da molti Governi è in atto un pericoloso progetto che mira a smantellare il nostro servizio sanitario nazionale con provvedimenti e tagli lineari indiscriminati. Gli elementi di preoccupazione condivisi delle categorie sono ben noti: il ridimensionamento dell’intervento pubblico, la china avviata verso la privatizzazione, la carenza strutturale, che ha assunto lineamenti di gravità drammatici per quanto attiene infermieri ed ostetriche, il peggioramento costante delle condizioni di lavoro, le fughe verso la quiescenza e lidi professionali diversi dalla dipendenza pubblica.
Inoltre, l’esaminando disegno di legge di bilancio 2024, oltre a non prevedere idonei strumenti di valorizzazione delle professioni sanitarie ai vari livelli, interviene riformando in maniera peggiorativa gli assetti pensionistici di parte consistente dei professionisti che operano nel SSN da lungo tempo.
In questo clima assistiamo all’agonia dei nostri ospedali che si riempiono di pazienti e si svuotano di medici e infermieri ed ostetriche.
Per queste ragioni riteniamo sia giunto il momento di far sentire ancora più forte la nostra voce. Lo sciopero nazionale di martedì 5 dicembre ci vedrà dunque uniti in difesa del Servizio sanitario nazionale, dei diritti dei professionisti e dei cittadini”.
Gli infermieri italiani e tutti gli altri professionisti sanitari dell’assistenza sono stanchi, logorati e arrabbiati e per questa ragione hanno deciso di mobilitarsi su tutto il territorio nazionale attraverso manifestazioni di protesta e sit in, per ottenere dalla politica risposte chiare e precise alle richieste di valorizzazione delle professionalità infermieristiche e di quelle ex legge 43/2006.
Nursing up chiede alla politica di individuare “risorse dedicate” alle professioni dell’assistenza , anche facendo leva sul Comitato di Settore, responsabile dell’atto di indirizzo, affinché lo stesso individui le risorse sufficienti, nei 2 miliardi e 300 milioni previsti, al fine di raddoppiare l’indennità di specificità infermieristica e per allargare quest’ultima anche alle ostetriche.
Non tollereremo, lo abbiamo ribadito, né ora né in futuro, i possibili tagli alle pensioni dei quali si parla nell’articolo 33) della bozza di legge di bilancio 2024 !
Nessuno tocchi ciò che di legittimo spetta ai professionisti dell’assistenza!
Il presente e il futuro della salute dei cittadini è legato saldamente alla valorizzazione delle professioni sanitarie. Chi osa mettere in dubbio tutto questo, non fa altro che privare, giorno dopo giorno, delle sue fondamenta un sistema sanitario già pericolosamente traballante.
Avanti tutta, per il nostro destino e per il futuro della sanità italiana!
Nursing Up Sindacato
Scarica locandina Nursing Up ed Anaao
Leggi il comunicato stampa del 4 Dicembre 2023
Leggi la circolare del 5 Dicembre 2023